Le radici dell’Antico Egitto risalgono al 9.000 a.C circa quando, nella regione del Nilo, le piogge, più abbondanti di oggi, sostennero lo sviluppo di una valle e di savane fertili ai lati del corso del più importante fiume della regione.
Alcuni cacciatori in continuo spostamento affluirono a poco a poco lungo la via fluviale con la graduale trasformazione delle terre più esterne nelle aride sabbie del deserto.
Dal 5.000 a.C. si era sviluppata l’agricoltura, mentre la popolazione si era insediata in villaggi. Emersero progressivamente due regioni politiche distinte: il Basso Egitto, nel delta del Nilo, e l’Alto Egitto, lungo il verde corridoio del fiume.
Dinastia del Primo Impero Persiano, detto anche Achemenide dal nome del capostipite Achemene.
Il loro impero si estese dall’India nord occidentale e dal fiume Jaxartes (Syrdarja) al Mar Egeo e all’Egitto, unificando in un’unica organizzazione statale la massima parte del mondo civile fra i sec. VI e IV a. C. La potenza del clan degli Achemenidi, appartenente alla tribù persiana dei Pasargadi, ebbe inizio con Ciro II il Grande e fu riaffermata e consolidata da Dario I; prima di Ciro, re di Anšan, gli Achemenidi erano stati vassalli del regno dell’Elam e poi dei Medi. Con Dario I, succeduto al figlio di Ciro il Grande, Cambise, dopo un periodo oscuro di lotte intestine, salì al trono un altro ramo della dinastia, discendente anch’esso, tuttavia, dal re Teispe, figlio di Achemene. Dopo Dario I altri 9 sovrani salirono al trono, fino a Dario III Codomanno cui Alessandro Magno strappò il regno nel 330 a. C. Con gli Achemenidi il mondo iranico si impose come protagonista della storia, e il Vicino e il Medio Oriente, strettamente congiunti, vennero a un contatto diretto e profondo con la Civiltà Ellenica.
Nata dall’incontro della Civiltà cretese (2800-1450 a.C.) con la Civiltà micenea (1700-1200 a.C.), la Grecia inizialmente passò attraverso un periodo “buio”: alcuni secoli di difficoltà e di confusione, chiamati “Medioevo ellenico”.
Fu la fase che seguì il crollo dei Micenei e l’invasione dei Dori e che durò, all’incirca, dal 1200 all’800 a.C. Quella vita, primitiva e guerriera, viene raccontata nell’Iliade e nell’Odissea, i due poemi di Omero, punto di partenza della letteratura europea.
A dominare la società dorica, in questa fase, erano le famiglie di aristocratici, i grandi proprietari terrieri, che vivevano raggruppati in clan, o ghénoi.
Mancava una figura forte di re: ciò costituiva una netta differenza rispetto agli altri popoli del mondo di allora.
A partire dal regno di Filippo II (359-336) la Macedonia estende il proprio controllo e la propria influenza sulla Grecia, controllo diretto sulle zone territorialmente limotrofe, influenza sul resto della Grecia. Con la battaglia di Cheronea (338) i tentativi di personaggi del calibro dell’ateniese Demostene (si leggano le sue Filippiche) di respingere i “barbari venuti dalle montagne” con una coalizione di greci, si infransero.
Filippo II tuttavia, istruito a Tebe e allievo di Epaminonda, non umiliò i greci, anzi li riunì (tranne Sparta che era ormai isolata da tutto e da tutti) in una lega panellenica, la Lega di Corinto, con l’obiettivo di combattere i persiani (337). Una congiura di palazzo portò all’uccisione di Filippo II prima e al colpo di stato di Alessandro Magno (336-323) poi.
Della situazione tentarono di approfittare i greci, in primis Tebe, ma Alessandro fu implacabile, domò la rivolta greca ed inflisse una durissima punizione a Tebe che fu rasa al suolo (334). A quel punto Alessandro lasciò il controllo della Macedonia ad Antipatro e con 34.000 uomini partì alla volta dell’Asia, spedizione che Filippo aveva progettato. La sua fu un’avanzata senza eguali, inarrestabile, che lo portò a conquistare di fatto l’intero regno persiano.
Tra gli antichi popoli che abitavano l’Italia prima della dominazione romana, gli Etruschi furono senza dubbio i più evoluti. Essi abitavano la regione centro-occidentale della penisola denominata Etruria, che si estendeva dall’Appennino tosco-emiliano a nord e la foce del fiume Tevere a sud.
Sull’origine degli Etruschi non si hanno notizie precise.
L’unica certezza è che non appartenevano né al gruppo di popolazioni indoeuropee e neppure al ceppo semitico.
L’Impero Romano fu tra i più grandi dell’antichità. Infrastrutture ed esercito consentirono di mantenere la pace in un impero multiculturale che comprendeva l’Europa occidentale, il Medio Oriente e l’Africa settentrionale. Architetture e sistemi di governo espressero tradizioni culturali antiche, consegnandole al futuro: il latino di Cicerone e Cesare si perpetuò nella lingua della Scienza e della Legge.