Il vero aspetto di Tutankhamon che fa arrabbiare i ricercatori egiziani


Sono passati quasi 100 anni dalla scoperta della sua tomba da parte dell’egittologo britannico Howard Carter.
Tutankhamon continua tutt’oggi a mantenere alta l’attenzione dei Ricercatori non solo a causa dell’intatta collezione funeraria che lo circondava, rinvenuta nella sua tomba nonostante la sua morte precoce e il suo breve regno, ma anche a causa del mistero che ha circondato la sua vita, morte e discendenza.

Gli archeologi si chiedono ancora chi fosse il vero Tutankhamon. Era il figlio o il fratello del monoteista faraone Akhenaton? Perché la sua tomba conteneva così tanti tesori, nonostante fosse morto così giovane? Come è morto? Fu ucciso a 19 anni o soffriva di qualche malattia?
Nel 2005 alcuni di questi misteri furono risolti quando la mummia di Tutankhamon fu sottoposta ad una TAC, ad un intenso controllo medico e ad un’analisi forense che furono i più completi dalla sua scoperta.
I test sono durati 5 anni e nel 2010 sono state pubblicate 1.700 immagini di scansioni ad alta risoluzione.
La squadra scientifica egiziana concluse che il ragazzo re era morto per cause naturali all’età di 19 anni e non era stato ucciso da un colpo alla nuca come tradizionalmente si credeva.
Non furono scoperte tracce di violenza.
Il team ha teorizzato che la frattura aperta nella parte posteriore della testa della mummia era stata probabilmente usata come una seconda via attraverso la quale il liquido per l’imbalsamazione veniva introdotto nella cavità cranica.
Allo stesso tempo le scansioni hanno rilevato una frattura sopra il ginocchio sinistro che potrebbe essersi verificata un giorno o due prima della morte del faraone, suggerendo che Tutankhamon potrebbe essere morto a causa di un’infezione.
Con l’aiuto di antropologi medici tedeschi, il team scientifico egiziano ha affermato che le vere cause della morte di Tutankhamon sono state la malaria e altri agenti patogeni. Il team ha concluso che un’improvvisa frattura della gamba potrebbe aver portato a una condizione potenzialmente letale quando si è verificata l’infezione da malaria.
I test del DNA hanno anche mostrato che Akhenaton era il padre di Tutankhamon, non suo fratello, come alcuni hanno affermato.
Il paleogenetista Carsten Pusch dell’Università di Tubingen in Germania, che faceva parte del gruppo scientifico, ha descritto Tutankhamon come “non un faraone orgoglioso o un leader forte poiché era un ragazzo fragile e debole“. “Non poteva camminare da solo e aveva bisogno di altre persone o bastoni a causa della necrosi ossea“, ha detto Pusch.
Test scientifici su altre 11 mummie effettuati contemporaneamente hanno rivelato che la famiglia di Tutankhamon era afflitta da malformazioni e infezioni.

Diverse patologie sono state diagnosticate a Tutankhamon e in altre 4 mummie della sua famiglia. Tra queste anche la malattia di Kohler II, una patologia dolorosa del piede che colpisce il II e il III metatarso.

Il Direttore Esecutivo del Cairo-Scan Center, Ashraf Selim, ha affermato che le scansioni hanno rivelato che Tutankhamon era anche affetto da osteonecrosi, una condizione in cui un ridotto afflusso di sangue all’osso porta al grave indebolimento o distruzione dei tessuti. “Ciò potrebbe aver reso Tutankhamon particolarmente vulnerabile alle lesioni fisiche e potrebbe essere stato la causa dell’alterata struttura del piede sinistro“, ha affermato Selim.

I risultati forniscono una risposta al motivo per cui 130 bastoni da passeggio sono stati trovati all’interno della sua tomba e perché viene mostrato in diversi ritratti mentre lancia le frecce da seduto.
Lavorando in modo indipendente, squadre francesi, americane ed egiziane hanno utilizzato le più innovative tecniche forensi per ricostruire i lineamenti del viso del Faraone.
Ed hanno raggiunto conclusioni sorprendentemente simili.
I risultati hanno rivelato un volto nettamente diverso dall’immagine sulla maschera d’oro, così come da molte delle sue statue.

Nel 2014 viene condotta una nuova autopsia virtuale sul giovane faraone e mostrata in un documentario della BBC intitolato “Tutankhamun: The Truth Uncovered“.

Gli scienziati del documentario affermano di aver ricreato la prima immagine a grandezza naturale Tutankhamun attraverso 2.000 scansioni tomografiche computerizzate.
Hanno costruito un modello computerizzato in 3D di come sarebbe stato durante la sua vita. Il risultato è scioccante, con gli scienziati che affermano che Tutankhamon avesse un piede torto e fianchi femminili. La ricerca afferma anche che i genitori erano probabilmente fratello e sorella, il che ha portato a un figlio pieno di disturbi genetici.
“Non sarebbe stato possibile per lui guidare un carro, soprattutto con il suo piede, dato che non era in grado di reggersi da solo”, afferma Albert Zink, Direttore dell’Istituto per le mummie e l’Iceman presso l’EURAC di Bolzano.

Tali affermazioni hanno scatenato la rabbia degli egittologi egiziani, che l’hanno descritta come “una calunnia maliziosa nei confronti dell’antica civiltà egizia”.
Hawass afferma che tali speculazioni sono scientificamente infondate, pura invenzione. “Sappiamo che quest’uomo aveva 130 bastoni da passeggio e che lanciava frecce mentre era seduto, ma ciò non significa che avesse un piede torto”, ha detto.

L’egittologo Ahmed Saleh ha rifiutato di accettare i risultati di Zink.
Afferma che la madre di Tutankhamon, molto probabilmente una donna di nome Kia, non era la sorella di Akhenaton e non era nemmeno una sua parente.
Ahmed Said, professore di antica civiltà egizia presso la Facoltà di archeologia dell’Università del Cairo, ha affermato che le ricerche condotte dal 2005 al 2010 non hanno nessuna correlazione con risultati proiettati nel 2014 nel documentario della BBC. Il matrimonio fratello-sorella non era la prova di disordini genetici in quanto era una tendenza comune nell’antica famiglia reale egiziana e aveva lo scopo di preservare la purezza del sangue reale. Inoltre, I grandi fianchi di Tutankhamon e il suo aspetto apparentemente femminile appartenevano ad uno stile artistico usato per rappresentare il dio del Nilo Hapy. Era una convenzione iconografica che non aveva alcuna relazione con l’aspetto reale del faraone.