Scoperto il luogo in cui è stato sepolto Platone


▶️ L’indizio si trova all’interno di un papiro di Ercolano carbonizzato dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C, che contiene la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara (110-40 a.C.).
▶️ La scoperta è stata annunciata alla Biblioteca Nazionale di Napoli da Graziano Ranocchia dell’Università di Pisa, papirologo e responsabile di GreekSchools, progetto finanziato dal CNR.
▶️ Grazie al lavoro del progetto GreekSchools, è stato possibile recuperare circa il 30% del testo originale, corrispondente a circa dieci nuovi frammenti di papiro, pertinenti a la “Storia dell’Accademia” di Filodemo di Gadara, in cui viene menzionata la posizione della tomba di Platone, fondatore dell’Accademia, la più influente scuola filosofica dell’antichità, fatta chiudere dall’imperatore romano d’oriente Giustiniano (482-565 d.C.) nel 529, dopo nove secoli di attività.
▶️ Cosa è emerso dai nuovi testi:
🟢 Tradizionalmente si riteneva che Platone fosse stato venduto come schiavo attorno al 387 a.C., di ritorno dal suo viaggio in Sicilia. I nuovi frammenti decifrati dall’opera di Filodemo di Gadara suggeriscono invece che il filosofo fosse stato venduto molto tempo prima, nel 404 a.C. oppure nel 399 a.C.
🟢 Viene rivelato il luogo di sepoltura: un giardino all’interno del complesso dell’Accademia da lui fondata. La scuola filosofica aveva sede fuori dalle mura di Atene, in una zona contraddistinta da giardini e boschetti, fra cui un bosco sacro dedicato all’eroe mitologico Academo, da cui derivò il nome.
🟢 Viene inoltre corretto il nome di Filone di Larissa in ‘Filione’ (allievo del grammatico Apollodoro di Atene per due anni e dello stoico Mnesarco per sette anni), che morì a 63 anni in Italia durante una pandemia influenzale.
🟢 Nello stesso testo si afferma che Platone nei suoi ultimi giorni, per quanto ammalato e lontano dalla sua scuola, continuò a ragionare di storia, arte e di musica, sostenendo che una musicista proveniente dalla Tracia non avesse “stile”. Un parere molto comune, all’epoca, visto che gli abitanti di questa regione venivano considerati dai greci come dei barbari senza cultura.
🟢 I nuovi testi tradotti ci permettono anche di avere un quadro più realistico della corruzione presente nell’allora oracolo di Delfi, che dettava la politica della regione tramite il controllo delle profezie.
▶️ Il progetto GreekSchools si avvale di tecnologie all’avanguardia per lo studio dei papiri ercolanesi, tra cui:
– Imaging ottico nell’infrarosso e nell’ultravioletto
– Imaging molecolare ed elementare
– Imaging termico
– Tomografie
– Microscopia ottica digitale
Queste tecniche permettono di leggere il testo nascosto nei papiri opistografi e stratificati, ovvero quelli scritti su entrambi i lati o con strati di testo sovrapposti.