▶️ La ricerca dell’Università di Liverpool e dell’Università di Aberystwyth (“Deep Roots of Humanity”), pubblicata sulla rivista Nature, riporta la scoperta di un artefatto in legno ben conservato nel sito archeologico di Kalambo Falls, in Zambia, risalente ad almeno 476.000 anni fa e precedente quindi all’evoluzione della nostra specie, l’Homo sapiens.
▶️ Si tratta di una coppia di tronchi ad incastro uniti da una tacca intenzionalmente tagliata.
I ricercatori ritengono che i tronchi facessero parte di una passerella o della fondazione di una piattaforma costruita su terreni umidi.
▶️ L’artefatto e’ probabilmente opera della specie umana arcaica Homo Heidelbergensis.
Questa scoperta sfida l’opinione condivisa dalla maggior parte degli paleoantropologi secondo la quale gli esseri umani dell’età della pietra erano nomadi.
A Kalambo Falls questi ominidi non solo avevano una fonte perenne di acqua, ma la foresta forniva abbastanza cibo per consentire loro di stabilirsi e costruire strutture.
Nello stesso sito, la squadra del professor Larry Barham ha dissotterrato un’ascia di pietra e quattro strumenti di legno risalenti tra 390.000 e 324.000 anni fa. Questi includono un bastone da scavo, un oggetto a forma di cuneo, un ramo dentellato e un tronco appiattito.
▶️ Per risalire all’età dei reperti, i ricercatori hanno usato una nuova tecnica di datazione della luminescenza, che consente di rilevare l’ultima volta che i minerali nella sabbia (che circondano i reperti), sono stati esposti alla luce.
Il sito di Kalambo Falls, infatti, fu scoperto negli anni ’60 e i ricercatori non furono mai in grado di datare i reperti, quindi solo oggi si può comprendere il vero valore della scoperta.
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