Il primo drago della Cina


Nel dicembre 1987, nella provincia dello Henan, luogo di origine della civiltà cinese, fu scoperto un drago di conchiglie.
Considerato come il «primo drago della Cina», esso è importante per lo studio della storia culturale del paese. Lo si può vedere esposto a 60 km da Zhengzhou, capitale della provincia. Fu scoperto in una tomba risalente all’epoca della cultura di Yangshao, al momento dei lavori d’irrigazione vicino al Huanghe (Fiume Giallo).
Situato in una fossa a 5 metri profondità, il drago è fatto di conchiglie di forme e di colori diversi: i denti e gli artigli aguzzi sono bianchi e bruni, gli occhi rotondi neri e bianchi, la lingua è rosso scuro.
Con una lunghezza di quasi 1,80 m, esso rassomiglia ai draghi delle leggende: una testa di cavallo, delle corna di cervo, un corpo di serpente coperto di scaglie, degli artigli d’aquila, una coda di pesce, la testa retta.
Il suo corpo ondulato sembra pronto a camminare e a volare.
Un libro antico racconta che una ragazza, Huaxu, camminò per caso su un’impronta del piede del Dio della folgore, mentre si stava recando a Leize.
Ne rimase incinta e diede alla luce un bambino che si chiamò Fuxi (è l’Adamo cinese), con testa d’uomo e corpo di drago.
Fuxi fu considerato come l’antenato della nazione cinese.
Ed è per questo motivo che si dice che il popolo cinese discende dal drago.