Il più antico disegno conosciuto


Gli archeologi hanno trovato una scheggia piatta di silcrete, un minerale che si forma quando la sabbia e la ghiaia si cementano.
La piccola scheggia è coperta da segni simili a graffi fatti con l’ocra.

Il team ha trovato il reperto in un ricco deposito di manufatti, testimonianza della presenza dei primi Homo sapiens nella grotta di Blombos, distanti oltre 200 km da Città del Capo in Sudafrica. Incastonata sul versante di un dirupo che si affaccia sull’Oceano Indiano, la grotta sembra fosse usata da piccoli gruppi di esseri umani come luogo di riposo prima di partire alla volta della raccolta di cibo o spedizioni di caccia.

Circa 70 mila anni fa la grotta si è richiusa, sigillando i manufatti e mettendoli al riparo. Nel corso degli anni l’accesso alla grotta si è aperto e richiuso più volte a seconda dell’innalzarsi del livello del mare o lo spostarsi delle dune.

“Si è conservata in maniera perfetta”, dice l’autore dello studio, Christopher Henshilwood, un archeologo che guida il Center for Early Sapiens Behavior dell’Università di Bergen.
Henshilwood, che in passato ha usufruito di fondi di National Geographic, ha condotto scavi sino dagli anni ’90.

All’interno della grotta gli scienziati hanno trovato altre prove delle capacità “artigianali” di Homo sapiens, risalenti a centomila anni fa. Le scoperte avvenute sinora riguardano conchiglie forate, che gli archeologi ritengono fossero usate come perline, attrezzi e punte di lancia, parti di ossa e ocra e alcuni manufatti che sembrano dimostrare la capacità di produrre un pigmento liquido dall’ocra.

La scoperta mostra “che il disegnare era parte del repertorio comportamentale” dei primitivi, scrivono i ricercatori. Se le persone realizzavano dipinti, collane di perline e incidevano segni sulle ossa, allora da un punto di vista comportamentale erano moderni già 70 mila anni fa, se non prima, afferma Henshilwood.

“E’ la quarta zampa del tavolo”, dice. Lo stesso tipo di prove sono state utilizzate per dimostrare lo sviluppo dei moderni esseri umani in Europa, sottolinea.

“Quest’ultimo è datato con precisione”, replica Margaret Conkey, archeologa e professoressa emerita presso la University of California, Berkeley, che si è occupata a lungo di arte rupestre.

Conkey ricorda poi quanto sia negativa per la scienza la disputa tra chi ritiene sia l’Africa, e chi ritiene invece sia l’Europa, la culla alla nascita del comportamento umano moderno. “Nessun centro va bene, perché l’evoluzione umana e del comportamento sono complicate”, dice: “Non c’è una singola origine”.