Il mito delle Sirene


La prima creatura metà donna e metà pesce di cui si abbia notizia risale agli Assiri: era la dea Atagartis, che si buttava in mare di notte e rimergeva di giorno.
Ma le “vere” sirene, quelle del mito di Ulisse, erano cattivissimi mostri volanti, metà donna e metà uccelli.
La versione “marina” delle sirene è invece un’invenzione medioevale, probabilmente del VI secolo, conseguenza di avvistamenti di lamantini.
Questi mammiferi marini (quindi dotati di mammelle) hanno infatti l’abitudine di emergere per metà dal pelo dell’acqua.
Nel lontano 1493, durante uno dei suoi viaggi alla scoperta del Nuovo Mondo, Cristoforo Colombo si allarmò non poco quando, al largo di Hispaniola (l’odierna Haiti) vide fuoriuscire dall’acqua degli esseri strani.
Per fortuna di Colombo e dei suoi marinai le creature avvistate non erano mostri terribili, ma ma appunto dei lamantini, che presero il nome scientifico appunto di sirenidi.
I sirenidi dal punto di vista evolutivo sono più vicini agli elefanti marini che alle foche, con le quali sono spesso confusi.
Ad alimentare la leggenda delle sirene disposte a rinunciare all’Anima per conquistare la terraferma fu invece nell’800 “La sirenetta” di Hans Christian Andersen.