Luminescenza otticamente stimolata (OSL)


Questa tecnica è simile alla TL ma il segnale da cui si ricava la datazione viene ottenuto per stimolazione ottica, investendo il campione con un raggio di fotoni.
Il metodi si applica a materiali esposti a forti fonti di calore (fuoco o luce del sole).
Serve a datare materiali di natura archeologica (ceramiche, pareti di forni, oggetti litici bruciati), ma anche loess e sabbie eoliche, malgrado per questi materiali possa sussistere il dubbio che il loro sistema non sia stato completamente azzerato dalla luce solare prima del seppellimento.
L’intervallo cronologico è di circa 100.000 anni e la precisione si aggira su di un errore del 10%, anche se nuove tecniche di misura tendono a ridurre questo margine.