Nell’area di scavo della piramide a gradoni di Djoser, nella necropoli patrimonio Unesco di Saqqara – una trentina di chilometri a sud del Cairo – un team di archeologi guidato dal professor Zahi Hawass, ex ministro per le Antichità in Egitto, ha scoperto una mummia collocata all’interno di una tomba facente parte di una sepoltura risalente alla quinta e sesta dinastia (tra il 2.465 e il 2.152 a.C.).
La mummia, di un uomo di nome Hekashepes, risalirebbe a 4.300 anni fa, datazione questa che la renderebbe la mummia più antica mai ritrovata finora.
Rinvenuta a quindici metri di profondità, è in ottimo stato di conservazione, e questa scoperta rappresenta l’ennesima sorpresa che il sito di Saqqara è oramai abituata a destinare agli archeologici: nel 2020 infatti furono ritrovati venti sarcofagi dipinti databili a 2500 anni fa, mentre di recente un team di archeologi basato a Luxor ha annunciato la scoperta di un’intera città residenziale di epoca romana, fondata tra il III e il II secolo a.C.