Gli israeliani scoprono una rara fabbrica di salsa di pesce romana, il GARUM


Gli archeologi israeliani hanno scoperto, a circa due chilometri dall’antica Ashkelon, i resti ben conservati di una fabbrica romana di 2000 anni fa, costruita per produrre il Garum, la salsa di pesce che i romani portavano con sé in tutti i loro viaggi di conquista.

Questa salsa era rara e costosa allo stesso tempo. Gli storici l’hanno spesso accostata a un prodotto tipico come l’aceto balsamico. Per ottenere il Garum si partiva da interiora di pesce (soprattutto acciughe, sgombri e altro pesce “povero”) oppure dal pesce intero.
A questo punto, il cibo veniva lasciato macerare sotto sale per un tempo abbastanza lungo in un’apposita salamoia. Le fasi successive di preparazione prevedevano il passaggio delle interiora o del pesce macerati attraverso dei setacci, al fine di crearne diverse varianti. L’odore non era per nulla invitante, tanto è vero che il miele e il mosto fresco servivano proprio per renderlo sopportabile.
L’autorità israeliana per le antichità si è imbattuta nella piccola fabbrica di Garum mentre ispezionava il sito di un parco sportivo che verrà costruito nella periferia meridionale della città di Ashkelon.
È una delle pochissime fabbriche trovate nel Mediterraneo orientale, nonostante la lunga presenza dei romani nella zona.

 

La maggior parte degli esempi sopravvissuti si trovano nella penisola iberica e nell’Italia meridionale.
Sebbene la fabbrica di Garum fu gradualmente abbandonata dopo che i romani se ne andarono, in seguito i sovrani scoprirono che il sito era adatto anche per la coltivazione dell’uva.
Nel V secolo d.C., un monastero bizantino locale si guadagnò da vivere producendo vino proprio in quell’area.
Il Garum non sparì immediatamente e ancora nel ‘500 ci sono testimonianze del suo utilizzo in Francia.
Oggi esiste una salsa che può definirsi la vera discendente della ghiottoneria per eccellenza dei Romani, la salsa nuoc-mam che è originaria del Vietnam e che è ricca di vitamina A.