Scoperta rara tomba etrusca in Corsica


Un team di ricercatori guidato da Franck Leandri, capo curatore dell’Istituto nazionale francese di ricerca archeologica preventiva (Inrap), ha scoperto una necropoli romana ed etrusca tra cui un’eccezionale tomba etrusca del IV secolo a.C., ad Aléria, nel dipartimento francese della Corsica settentrionale.
Scolpita nella solida base rocciosa, gli archeologi hanno recuperato un ammasso di vasi di ceramica che ricordavano pezzi etruschi provenienti dalla Toscana, e in un ipogeo situato al centro della tomba, hanno scoperto che i mobili cerimoniali erano crollati sui resti di una donna. Con le braccia distese lungo il corpo e la testa leggermente inclinata a sinistra, i suoi resti contenevano un paio di orecchini in oro e due anelli in lega di rame e oro.

Senza testimonianze scritte, gli archeologi conoscono solo i grandi tratti della cultura etrusca : che avevano avuto origine in Toscana durante l’ età del bronzo intorno al 900 a.C. e che dopo un graduale declino, le ultime città etrusche furono assorbite da Roma intorno al 100 a.C.

Ma ora Leandri afferma che la tomba aiuterà il suo team di studiosi “a comprendere meglio il declino delle città etrusche”.
Tra i beni tombali più spettacolari scoperti nella tomba c’erano due vasi di profumo, noti formalmente come alabastrons, che furono trovati distesi ai piedi della donna sepolta. Una collezione di piccoli calici verniciati di nero, due specchi di bronzo danneggiati e una dozzina di calici da bere di diverse forme e dimensioni sono stati scoperti allineati lungo i lati del corpo della donna.

Ma prima ancora che venisse rimosso un granello di polvere dal sito, dopo la scoperta iniziale di questa tomba eccezionalmente ben conservata, è stato redatto ad hoc un  manuale di misure di conservazione altrettanto eccezionali per scavare le fragili ceramiche.
Il team di scienziati ha prestato grande attenzione allo studio degli strati sedimentari intrappolati nei vasi antichi mentre venivano rimossi dalla tomba. In totale, 22 antiche ceramiche sono state analizzate mediante scansione non intrusiva e sono state generate immagini 3D che rivelano dati microscopici relativi alla composizione materiale delle concentrazioni dense di sedimenti.
I primi risultati delle analisi hanno rivelato alcuni esiti non previsti che hanno “sorpreso” gli archeologi, tra cui un alabastro contenente una bacchetta di metallo che si ritiene sia stata un profumo o un unguento in stick.

È stato trovato un grande skyphos (bicchiere di vino profondo a due manici) contenente un piccolo bicchiere e uno skyphos più piccolo che conteneva un “oggetto difficile da identificare”.

Inoltre, una delle coppe situate vicino ai piedi del corpo della donna conteneva un piccolo anello di bronzo, uno dei cinque scoperto in questa tomba, e un altro era stato collocato all’interno di un contenitore di tessuto o di vimini che era marcito molti secoli fa.
La scoperta di questa tomba illustrerà come fiorirono le antiche popolazioni della Corsica e della lenta scomparsa della civiltà etrusca.

Il curatore capo Franck Leandri afferma che la tomba, e i suoi tesori , sono “l’anello mancante” che non solo consentirà di riunire sparsi riti funerari etruschi , ma rafforzerà l’ipotesi che prima della conquista romana del 259 a.C., Aleria era un importante ” punto di transito nel Tirreno, mescolando interessi etruschi, cartaginesi e focaici ”.