Gli archeologi trovano scudo fatto da corteccia ultraleggera piuttosto che metallo o legno massiccio.
La scoperta di un antico scudo celtico in un campo nel Leicestershire suggerisce che gli antichi guerrieri europei fossero in grado di combattere in modo ancora più fluido e veloce di quanto si pensasse in precedenza.
Fino ad ora, le prove trovate dagli archeologi in tutta Europa hanno suggerito che il pezzo più pesante di equipaggiamento usato dagli antichi guerrieri – i loro scudi – erano per lo più fatti di metallo o di legno massiccio.
Ma la nuova scoperta Midlands, descritta dal British Museum come di importanza internazionale, rivela che, invece, alcuni dei loro scudi sono stati progettati in modo particolarmente sofisticato per garantire che fossero estremamente leggeri.
Lo scudo Leicestershire di 2400 anni fa – il primo del suo genere mai trovato in Europa – è fatto non di metallo o legno ordinario, ma di corteccia e pesa appena 0,6 chili.
La scoperta rivela che gli antichi inglesi usavano lo stesso materiale leggero per la produzione di scudi molto prima dei guerrieri australiani aborigeni.
È probabile che lo scudo del Leicestershire sia stato effettivamente utilizzato in almeno una battaglia. Ha due probabili segni di impatto con la lancia e due segni di lama probabili, potenzialmente realizzati da spade metalliche.
Ogni segno di impatto della lama fornisce un indizio affascinante sulle proprietà difensive degli scudi di corteccia:la corteccia è più resistente del metallo o del legno, quindi i colpi di spada (e le frecce) tendono a rimbalzare completamente o parzialmente.
Nel caso dei colpi che hanno causato i segni di impatto della lama sullo scudo del Leicestershire, la spada è letteralmente rimbalzata sulla superficie, producendo quindi segni di impatto a ripetizione parallela di cinque centimetri paralleli, a pochi millimetri di distanza l’uno dall’altro.
Ma per fare in modo che la corteccia si comporti in quel modo estremamente efficace, i creatori dello scudo hanno dovuto impiegare tecniche di produzione molto sofisticate: Per prima cosa, avevano asciugato la corteccia in modo tale da conferirgli una capacità di “rimbalzo” simile ad una gomma.
Raggiunsero questo risultato inducendo la tensione nella corteccia, mentre si asciugava, piegandola deliberatamente nella direzione opposta alla sua naturale curva della superficie dell’albero.
Ciò ha permesso alla faccia interna della corteccia di diventare la faccia esterna dello scudo che assorbe gli impatti.
È questa tensione deliberata dalla inversione della curva che ha conferito allo scudo le sue qualità protettive – ed era la natura ultraleggera della corteccia (al contrario del metallo o del legno ordinario) che quasi certamente permetteva ai guerrieri di combattere più agilmente e più a lungo.
Molte tecniche analitiche all’avanguardia sono state utilizzate per comprendere la costruzione dell’oggetto, tra cui il metodo fotografico RTI, la spettroscopia di identificazione delle molecole (per determinare la composizione chimica della vernice),la scansione TC e la stampa 3D.