Çatal Hüyük
Località dell’Anatolia centrale, nella pianura di Konya, importante centro di abitazione nei periodi neolitico e calcolitico.
I suoi resti sono di primaria importanza per la conoscenza della più antica fase del Neolitico d’Anatolia e per i rapporti strettissimi che emergono con la Cilicia e con la regione dell’Eufrate.
La città nacque circa nel 6500 a.c.
La sua popolazione era di circa 6.000 abitanti, (con variazioni da 5.000 a 8.000 nel tempo) una città immensa e popolosissima, paragonata alla scarsa popolazione dell’epoca.
Occupava una superficie di 13 ettari, pari a 130000 mq.
Questa città durò ben 1500 anni.
Sono notevoli le pitture e i rilievi, d’indubbio significato magico-religioso, che decoravano le mura delle case e i cui soggetti più frequenti sono costituiti da scene di caccia, teste di tori e figure femminili.
In particolare, una pittura parietale del 6200 a.C. raffigura un insediamento con isolati disposti ortogonalmente e sovrastati da un vulcano in eruzione.
Anche se Catal Huyuk era una vera e propria città, almeno una parte del suo popolo viveva di allevamento e pure di agricoltura. Coltivavano grano, orzo e piselli, e allevavano greggi di pecore e capre. Tenevano presso di loro dei cani, ed esercitavano la caccia di bovini selvatici, lupi, volpi e leopardi.
Anche GERICO viene inclusa tra le “Città più vecchie del mondo”, primo insediamento urbano circa 7000 A.C.