





Verrazzano riuscì a convincere Francesco I di essere l’uomo che faceva al caso suo.

L’ammiraglia Dauphine, chiamata così in onore del primogenito del Re e altre tre caravelle fra cui la Normandie.
Per colpa di una tempesta, due caravelle affondarono quasi subito, e la Normandie ne uscì molto mal ridotta tanto che fu rimandata indietro. Solo la Dauphine, probabilmente perché più grande e forte, riuscì ad affrontare l’oceano.




La spedizione raggiunse la Florida e due isole vicine: Cabaco e Babama (le odierne Abaco e Gran Bahama). Dirigendosi poi verso la costa del Darien, attraverso il mare caraibico, Giovanni avvistò un’isola coperta di rigogliosa vegetazione ed apparentemente deserta, e vi sbarcò con sei uomini. All’improvviso un gruppo di indigeni li assalì con inaudita ferocia e tutti gli uomini vennero uccisi e mangiati, mentre il fratello Girolamo assisteva impotente dalla nave ammiraglia.




Anche il fiume che scorre attorno all’isola di Manhattan, che dall’esploratore inglese prese il nome Hudson, fu avvistato per primo da Verrazzano, che ne diede anche l’ubicazione cartografica.
