Il gioco piu’ antico del mondo


Il Senet è un antico gioco egizio, di cui sono state ritrovate diverse scacchiere e pedine, ma non le regole. Gli archeologi suppongono che il gioco rappresentasse alcune delle prove che si dovevano superare per poter entrare nell’aldilà. In effetti “Senet” significa “Passaggio”, cioè il passare ad un’altra vita.
Si gioca in due, con 7 pedine ciascuno che si dispongono nelle 14 caselle che precedono il simbolo ANKH (il primo giocatore occupa le caselle dispari e il secondo giocatore quelle pari).
Poi si lanciano gli ASTRAGALI (4 bastoncini, che tu potrai ricostruire con gli stecchi dei ghiaccioli, colorandoli da un lato e lasciandoli bianchi dall’altro; in alternativa si possono usare delle monete).
Si avanza con una pedina alla volta di tante caselle quante sono i bastoncini caduti con il lato colorato all’insù.
Non si può occupare in due lo stesso posto, perciò chi arriva dopo è costretto a indietreggiare fino alla prima casella libera.
Scopo del gioco è far superare a tutte le proprie pedine l’ultima casella (l’occhio di Ra, il dio degli dei) e poter entrare così nella vita ultraterrena.

Nella sepoltura del faraone Tutankhamon sono stati ritrovati quattro Senet uno dei quali di splendida fattura costruito in ebano con piedini in oro e intarsi in avorio.

Numerosi esemplari di Senet sono stati ritrovati nelle sepolture oltre ad una ricca produzione pittorica tombale che testimonia la popolarità di questo gioco utilizzato, senza subire grandi trasformazioni, durante l’epoca predinastica fino al periodo greco-romano.
Nel Nuovo Regno egizio cominciò ad assumere anche un carattere magico/religioso, la prova di questa cambiamento da gioco d’azzardo ad uso funerario si trova nella formula d’introduzione del capitolo 17 del Libro dei Morti dove viene descritto come il defunto doveva giocare una partita di Senet contro un avversario invisibile.
Se il defunto aveva compiuto in vita delle buone azioni poteva essere protetto da Osiride, Ra e Thoth e vincere la partita garantendosi un destino favorevole nell’oltretomba.