Già nel IX secolo avanti Cristo i greci preparavano le salsicce. Questo salume è citato dal divino Omero nel diciottesimo canto dell’Odissea, dove una salsiccia è la posta in palio dello scontro tra Iro e Ulisse, e nel ventesimo quando il poeta descrive Ulisse che pensa a come aggredire i Proci: Come quando un uomo volta e risvolta sulla fiamma ardente una salsiccia piena di grasso e di sangue, impaziente che sia presto arrostita, così da una parte all’altra si volgeva Ulisse e meditava … “
La salvia era considerata l’”erba della salute”.
La ricotta era conosciuta fin dall’antichità ed ovviamente dai greci. Nel nono libro dell’Odissea è riportato che Ulisse la trova nell’antro di Polifemo.
Il riso era già conosciuto dagli antichi greci e di esso ne parla il tragediografo, Sofocle che lo dice proveniente dall’Etiopia, e il filosofo e botanico Teofrasto (maggiormente conosciuto per essere l’autore de “I Caratteri”) che lo descrive nel libro “Storia delle Piante”.
Nell’antica Grecia il pane era la base dell’alimentazione. Esso era impastato con farina di frumento o di orzo, realizzato in forme di fiori o di animali e spesso cosparso di semi di cumino, papavero, lino o sesamo.
In Grecia la pesca del polpo era vietata perché tale animale era considerato sacro.
Galeno, il grande medico greco vissuto tra il II e III secolo d.C., raccomandava di mangiare le mele a fine pasto per le loro proprietà digestive.
I fichi secchi erano considerati una vera prelibatezza al punto da essere definiti “degni di nutrire oratori e filosofi”. A conferma di ciò, bisogna dire che il grande filosofo Platone era ghiottissimo di questi frutti.
Per ottenere i funghi piopparelli i greci (ma anche i romani) innaffiavano i ceppi dei pioppi con il vino.
La prima colazione nell’antica Grecia consisteva in una focaccia bagnata nel vino.
I cereali coprivano all’incirca l’80 per cento del fabbisogno calorico degli Ellenici, mentre grassi e proteine erano forniti da legumi e olio. A partire dall’età del bronzo, al grano si affianca l’orzo. Lo storico greco Ateneo di Nausicratis ebbe modo di censire sessantadue varietà di pane, con o senza lievito, con farine dei più svariati cereali, bianchi o integrali, cotti sotto la cenere o al forno.
C’erano focacce unte, condite, aromatizzate con miele e sesamo o col vino.
Ma è la maza, consumata in tutto il mondo ellenico, l’alimento nazionale. Si tratta di farina d’orzo addizionata ad acqua, miele o latte consumata sia fresca, come pappina, sia secca, sia sotto forma di galletta, o come piatto di portata.
L’ alimentazione si basava soprattutto su zuppe di cereali e di pane, accompagnate da olio d ‘oliva, ortaggi, vino e qualche pezzetto di formaggio di pecora o di capra.
Il cibo dell’antica Grecia
