In Kenya una sorprendente scoperta archeologica


Un team di archeologi ha dissotterrato in Kenya alcuni dei più antichi utensili in pietra mai utilizzati dagli esseri umani, risalenti a circa 2,9 milioni di anni fa.
In prossimità del Lago Vittoria sono emersi strumenti litici vecchi tre milioni di anni, usati per macellare grandi animali e pestare radici.
L’artefice di questo kit paleolitico potrebbe non essere Homo ma un altro gruppo di ominini estinti, Paranthropus.

Gli studiosi, guidati da Thomas Plummer, hanno analizzato alcuni reperti e manufatti risalenti tra i 2,6 e i 3,0 milioni di anni fa, portati alla luce a Nyayanga, nella penisola di Homa, nell’ovest del Kenya. Da quando hanno preso il via, gli scavi hanno consentito di scoprire più di trecento manufatti, di cui 1.776 ossa di animali e i due molari, appartenenti alla specie di ominidi chiamata appunto Paranthropus. “I denti – ha dichiarato Rick Potts, del National Museum of Natural History – rappresentano i fossili più antichi mai trovati della specie mai portati alla luce. La loro presenza in un sito ricolmo di strumenti di pietra desta non poche domande sugli antenati umani che avrebbero usato realizzare questi strumenti”.

Il team ha trovato varie prove che suggeriscono che gli strumenti erano usati per macellare gli ippopotami e per pestare materiali vegetali come tuberi e frutta.

Il sito dove sono state fatte le scoperte, noto come Nyayanga, è un paesaggio collinare e lussureggiante sulle rive del Lago Vittoria.
Dall’inizio degli scavi nel 2015, i ricercatori hanno trovato una serie di manufatti e ossa di animali, oltre a due denti di Paranthropus.